La piramide alimentare

La piramide alimentare

Una corretta nutrizione è una componente essenziale per il benessere dell’individuo, ricoprendo un ruolo ancora più importante in età pediatrica. Nei bambini, infatti, l’alimentazione è il pilastro per un corretto sviluppo, per crescere sani e forti.

La Società Italiana di Pediatria (SIP) ha, di recente, proposto la Piramide Alimentare Transculturale, che unisce i noti benefici della dieta mediterranea (divenuta patrimonio culturale immateriale dell’umanità secondo l’UNESCO) ai sapori delle altre popolazioni che vivono nel nostro Paese. Lo scopo dell’iniziativa della Piramide alimentare mediterranea dedicata ai più piccoli è quello di fornire un utile strumento di educazione alimentare attuale che possa coinvolgere sempre più bambini e famiglie.

modificato da “Dalla nascita e per l’intera vita” (SIP)

Cosa suggerisce la Piramide Alimentare Transculturale?

La piramide alimentare si legge dal basso verso l’alto: alla base troviamo i cibi e le abitudini più salutari, mentre, salendo, vi sono quei cibi che andrebbero consumati con maggiore attenzione.

Come suggerisce la piramide alimentare mediterranea, l’alimentazione quotidiana deve essere distribuita su cinque pasti giornalieri, di cui tre principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini (a metà mattina e metà pomeriggio). Quando si scelgono i cibi da consumare nell’arco della settimana, bisogna considerare anche il fattore della stagionalità, preferendo generi alimentari stagionali: tra i cibi da favorire troviamo verdura, legumi, frutta, noci e cereali integrali. In particolare, la SIP, per ogni categoria alimentare, consiglia una frequenza di consumo settimanale:

modificato da “Dalla nascita e per l’intera vita” (SIP)

Ecco invece alcune indicazioni più specifiche sugli alimenti da preferire, per ogni categoria della piramide alimentare:

  • LATTE e YOGURT: meglio se parzialmente scremati; preferire yogurt bianco o alla frutta.
  • CEREALI: preferire cereali integrali e riso parboiled (quest’ultimo massimo 2 volte alla settimana), meglio se cotti al dente.
  • PANE: 1 panino al giorno, meglio se preparato con farine integrali o con farina tipo 1.
  • CARNE: preferire pollo, coniglio, tacchino, vitello, manzo magro, maiale magro.
  • PESCE: fresco o surgelato, meglio se azzurro (sarde, alici); merluzzo, nasello, sgombro, spigola o pesce persico meglio non più di 1 volta alla settimana; cefalopodi (calamari, polpo): non più di 1 volta a settimana; crostacei e molluschi bivalvi saltuariamente; evitare pesci di grossa taglia (pesce spada e tonno).
  • LEGUMI: freschi, secchi o surgelati vanno sempre associati nello stesso pasto ai cereali (pasta, riso, orzo).
  • FRUTTA: fresca, non frullata né passata, 2-3 volte al giorno. Kiwi, uva, banana, ananas, papaya, jackfruit: non più di 2 o 3 volte alla settimana; plantano, datteri, avocado, tamarindo: meglio se meno di 1 volta a settimana.
  • VERDURA: fresca o surgelata, non frullata o passata, 2 volte al giorno.
  • CONDIMENTI: olio extra vergine di oliva.
  • SALE: da limitare.
  • COTTURA: preferire le cotture in umido, al vapore, al forno e al cartoccio.

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